TERAMO – Lorenzo Panichi, di 14 anni, morì ad aprile del 2015 all’ospedale di Giulianova dove era stato
portato in condizioni disperate dopo essere stato dimesso dal presidio di Sant’Omero. Una morte per la quale il gup del Tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, ha rinviato a giudizio per omicidio colposo due medici dell’ospedale Val Vibrata: il medico di pronto soccorso che visitò il ragazzino e la radiologa che si occupò del relativo referto, entrambi accusati di non aver eseguito un corretto monitoraggio e un’adeguata valutazione del quadro clinico presentato dal 14enne, a cui fu diagnosticata una polmonite mentre era in corso una dissezione aortica.
Il processo a carico dei due imputati si aprirà il prossimo 6 febbraio, con la famiglia del 14enne che si è costituita parte civile.
La Procura di Teramo, che inizialmente aveva iscritto nel registro degli indagati anche un medico di Giulianova, aveva chiesto successivamente il rinvio a giudizio per i soli medici del Val Vibrata sulla base di una perizia affidata al professor Bruno Turinetto e alla dottoressa Donatella Fedeli, che avevano ravvisato delle responsabilità esclusivamente a carico dei due medici di Sant’Omero.
Secondo la consulenza, infatti, il medico del pronto soccorso di Sant’Omero che prese in carico il ragazzo avrebbe sottovalutato sia la sintomatologia riferita sia le risultanze radiologiche, imputandole a una presunta polmonite (che sempre secondo i periti sarebbe una patologia incompatibile con quegli aspetti clinici), senza valutare la possibile natura cardiovascolare e non rispettando così le linee guida relative alla diagnosi differenziale.
Per quanto riguarda invece la radiologa, sempre secondo la perizia, avrebbe male interpretato il radiogramma, formulando così un referto incompleto.